La sua
ombra sulla Città
Giolì Vindigni
I suoi
principali affari consistono nel comprare terreni di scarso valore, fare in
modo che, grazie a varianti ai piani regolatori locali, diventino edificabili e
infine che vengano scelti dagli amministratori per costruirvi sopra ospedali,
alloggi militari, parchi commerciali, insediamenti turistici e via continuando.
Insomma aumentare la sua smisurata ricchezza grazie a delle enormi speculazioni
edilizie.
In questi
anni quasi tutti gli uomini politici siciliani, rappresentanti istituzionali,
amministratori, sindacalisti, giornalisti, hanno preferito obbedire al padrone
dell’informazione siciliana e curare i suoi interessi, piuttosto che occuparsi
di quelli dei cittadini.
I
tanti, troppi, che si sono mossi per far in modo che Mario Ciancio perseguisse
i suoi affari hanno giustificato le loro azioni con lo sviluppo e la creazione
di posti di lavoro.
Un’idea di
sviluppo malata che distrugge l’unica risorsa della Sicilia, il suo territorio,
e crea posti di
lavoro effimeri solo a scapito di altri posti di lavoro. La vicenda di questi
giorni che vede
coinvolti i lavoratori dell’ipermercato Auchan di San Giuseppe La Rena è
emblematica.
Per permettere la costruzione di quel centro commerciale è stata
distrutta una parte del boschetto della Plaja e molti negozi del centro di
Catania hanno chiuso a causa della crisi provocata dalla proliferazione dei
grossi centri commerciali. Poi, per favorire l’ennesima speculazione di Mario
Ciancio, si è permessa la costruzione di un altro centro commerciale a cento
metri da quello di San Giuseppe La Rena, ed al suo interno, l’Auchan ha aperto
un altro ipermercato, decretando la morte certa del primo ed il licenziamento,
arrivato in questi giorni per lettera, di quei 101 lavoratori.

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